martedì 6 settembre 2016

Recensione: "La distanza tra me e te" di Lucrezia Scali

Buongiorno lettori, come state? Finalmente domani pomeriggio arriverà il tecnico a mettermi la nuova linea internet! Ieri avrei voluto postare una recensione, ma ovviamente interent non funzionava! Oggi ho avuto fortuna e pare funzionare... Perciò eccomi qui a parlarvi di La distanza tra me e te, il nuovo romanzo di Lucrezia Scali che ho ricevuto in omaggio dalla casa editrice. Purtroppo il libro non mi ha convinta del tutto.



La distanza tra me e te

di Lucrezia Scali
Editore: Newton Compton ▪ Pagine: 288 ▪ Prezzo: 9,90 €
Data di pubblicazione: 1 settembre 2016
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TRAMA: Isabel abita a Roma, è poco socievole, precisa e abituata a programmare ogni dettaglio della sua vita, non sopporta le sorprese e non le piace cambiare i suoi piani all'ultimo momento. Andreas vive in un piccolo bilocale a Torino, gestisce l'officina del padre, ama la compagnia, il rischio e l'avventura. Due mondi incompatibili, uniti solo da un particolare: la passione per i cani. Ed è proprio quando li accompagnano a una gara che Isabel e Andreas s'incontrano. Quasi per gioco, iniziano a scriversi su Facebook. All'inizio brevi messaggi, che col tempo diventano frecciatine condite da ironia e malizia. E allora innamorarsi sarà un attimo. Sarebbe tutto perfetto, se non fosse che Isabel è sposata e Andreas è fidanzato. Il racconto di un amore scomodo, capace di usare l'autoironia come arma contundente. Perché il lieto fine, se ci sarà, avrà un prezzo per tutti.

L'AUTORE:
È nata a Moncalieri nel 1986 e qualche anno più tardi si è trasferita a Torino. Il suo amore per gli animali l’ha guidata fino alla facoltà di Medicina Veterinaria di Grugliasco, dove studia ancora. Dal 2012 gestisce un blog, Il libro che pulsa. Te lo dico sottovoce, suo romanzo d’esordio inizialmente autopubblicato, rimasto nella classifica dei libri digitali per oltre tre mesi, è stato pubblicato dalla Newton Compton con un notevole successo e sarà presto tradotto in Germania. La Newton Compton ha pubblicato anche Come ci frega l’amore, in versione ebook, e La distanza tra me e te.

LA MIA RECENSIONE:

La distanza tra me e te è il nuovo romanzo di Lucrezia Scali, un’autrice che ho apprezzato molto con il suo primo libro Te lo dico sottovoce. Ero sicurissima che anche questa sua nuova storia mi sarebbe piaciuta, perciò avevo buone aspettative. Purtroppo mi sono dovuta ricredere perché La distanza tra me e te non si è rivelato il libro che mi aspettavo.

Isabel abita a Roma, è una bella donna, sposata serenamente da quattro anni con Mattia e insieme a loro vive il loro cane Frida. Andreas abita a Torino e convive con Regina e il cane Ulisse. Fa il meccanico e a stento arriva alla fine del mese. Isabel e Andreas hanno una passione in comune: le gare di agility dei loro cani ed è proprio grazie a loro che si incontreranno…

Scrivo questa recensione a caldo, ancora un po’ perplessa dopo la lettura di questo libro. Da dove iniziare? Cosa non mi ha convinto, cosa non mi è piaciuto? Innanzitutto la protagonista Isabel. L’ho a stento sopportata per tutto il libro. Isabel non ne ha fatta una giusta dalla prima all’ultima pagina. Ha ventinove anni e non lavora perché il marito non lo ritiene necessario e lei non ne sente il bisogno. Ditemi voi come una donna possa sentirsi realizzata passando la giornata a truccarsi, a pulire casa e a preparare la cena a lume di candela per un marito che nemmeno rientra la sera? Isabel ovviamente non ha amici, è precisa, meticolosa, vegetariana e adora il suo cane. Cosa diavolo fa Isabel tutto il giorno? Quello che ho scritto. E ovviamente sente che le manca qualcosa, sente che lei non è così ma è costretta a recitare una parte. Chissà come mai? A ventinove anni è possibile non sapere ancora cosa si vuole dalla vita? Io mi auguro che non sia così. Suo marito invece passa giornate intere a lavorare e paga ogni singola spesa senza farle mancare nulla, tranne il suo tempo.

Infelice Isabel incontra Andreas, perché forse inconsciamente ricerca ciò che le manca al di fuori del matrimonio. Lui mi è piaciuto da matti perché l’ho trovato realistico con la sua quotidianità in officina, la malinconia per il padre e i dubbi con la convivenza con Regina. Il loro incontro fa scattare qualcosa. Da quel momento, abitando lontani, si scrivono su Facebook. Così i social fanno sentire la loro importanza nella vita quotidiana e nelle relazioni a distanza.

Iniziano una serie di lunghe conversazioni riportate per pagine e pagine. Mi sono sinceramente un po’ annoiata a leggerle tutte, anche se le ho trovate necessarie per far andare avanti la storia, raccontata a capitoli alterni dai punti di vista di Isabel e Andreas.

Ciliegina sulla torta, Lucrezia ha scelto di scrivere un finale inaspettato, ma che purtroppo non regge. Un finale così difficile che quando avrebbe dovuto “parlare” Isabel, ci si ritrova per un paio di volte di fila i capitoli scritti dal punto di vista da Andreas. Proprio in questi passaggi così difficili, Lucrezia avrebbe potuto dimostrare molto di più facendo parlare Isabel, invece ha scelto forse un percorso più facile con Andreas. Perché il lettore dinanzi a certi eventi si domanda giustamente cosa diavolo ha combinato ancora la protagonista, ma soprattutto perché. Anche nel finale quindi, Isabel non ne fa una giusta.

La storia in generale, non mi ha convinto del tutto, soprattutto per i protagonisti e per il finale. Per quanto riguarda i punti forti del libro c’è da dire che lo stile di scrittura non mi ha deluso perché Lucrezia è molto brava a intrappolare su carta i sentimenti. Mi è piaciuta la quotidianità contenuta in questo libro e la presenza costante dei cani dei protagonisti. Due punti fermi e positivi all’interno delle loro vite..

In generale, so che Lucrezia sa fare molto di più, sa sorprendere piacevolmente il lettore con storie genuine come in Te lo dico sottovoce.

Valutazione:

Allora lettori, ho visto sui social che molti di voi stanno leggendo questo libro o lo hanno comprato! Ho letto tanti pareri positivi, voi cosa ne pensate?
Dreaming Fantasy

10 commenti:

  1. Ho terminato ieri il libro e sono stata per molto tempo a cercare di capire se mi fosse piaciuto o meno. Alla fine riflettendo a lungo, sono giunta alle tue stesse conclusioni. Lucrezia è bravissima a scrivere, infatti il romanzo vola via velocissimo ma la storia non mi ha preso, i personaggi non mi hanno conquistato e non ho apprezzato il finale. Mi spiace perché ho letto Te lo dico sottovoce e mi era piaciuto. Mi hai fatto sentire un poco meno sola xD

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    1. Pensavo di essere l'unica pecora nero, perché a volte succede! XD
      Allora non sono la sola ad aver avuto questa impressione.. Beh io sono fiduciosa per il suo prossimo libro perché so che sa fare di più!

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  2. Peccato, mi spiace che la lettura non ti abbia soddisfatta :c
    Io ancora devo leggere il primo romanzo di Lucrezia... questo non so... la trama non mi ispira in modo particolare purtroppo >.<

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    1. Spero che il primo ti piaccia *-*
      Questo invece non saprei se consigliartelo o no, conoscendo i tuoi gusti

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  3. Mi ha convinto un po' più dell'altro, ma concordo con le tue tre stelle, e a Lucrezia, se non piacere, fanno bene. Che lo so che ascolta le critiche e i consigli. :)

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  4. Ciao Leda!
    Io non l'ho ancora letto, ma l'ho inserito nella mia wishlist!
    Leggendo la trama mi aveva incuriosita molto, e pensavo fosse carino! mi dispiace che non ti abbia convinta. Ovviamente non per questo la mia voglia di leggerlo mi abbandonerà, anzi adesso ho ancora più voglia di leggerlo per sapere.
    Dalla tua recensione mi è venuta in mente una cosa; è possibile che la vita "finta", poco credibile di Isabel sia costruita appositamente per far rendere al lettore, ancora prima della protagonista, se è quello che lei vuole nella vita??

    A presto! <3

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    1. Ciao cara, mi fa stra piacere che la mia recensione non ti abbia scoraggiata, ma anzi incuriosita!
      Secondo me la vita di Isabel non viene presentata come finta... Ma come incompleta e non so, forse è come dici tu!

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  5. Ciao, ho appena finito di leggerlo! Non mi ha convinta il finale, i conti non tornano....

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  6. Ciao Leda, come ti avevo già confermato su Goodreads, anche a me non convince. Lo sto ancora leggendo, e quindi dovrei aspettare la fine. Ma da quel che ho letto la fine mi spaventa. I personaggi li trovo troppo scarni di descrizioni, non nutro la giusta empatia che vorrei avere, e non conosco nulla di vero e reale delle loro vite. Andreas è meglio descritto, ma Isabel incarna lo stereotipo della donna nullafacente che mal si sposa con il contesto. Ero super positiva all'idea di leggerlo. E mi dispiace dover dire queste cose.

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Grazie per aver commentato!

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