domenica 27 ottobre 2013

Recensione: Gli dei del pozzo di Gianluca Turconi

Buon pomeriggio lettori!
Ecco per voi un'altra recensione! Si tratta del primo volume di una nuova serie science fantasy che nasce dalla penna di Giuanluca Turconi. Ammetto che sono un po' inesperta di science fantasy e ne ho letti veramente pochi, forse uno o due. Quindi ho colto al volo l'occasione per rimediare e mi sono tuffata nella lettura di questo libro molto originale che la casa editrice mi ha gentilmente inviato. 

Titolo: Gli Dei del Pozzo
Autore: Gianluca Turconi
Editore: Eterea Comics & Books
Pagine: 520
Prezzo: € 4,99
Formato: ebook, romanzo illustrato
Data di pubblicazione: 18 settembre 2013

TRAMA:
Dalle corrotte e assolate spiagge dei Caraibi, alle brume e al fango dell’Europa dei secoli bui medievali, un Oscuro Disegno sta per sconvolgere vite e Scienza, coscienze e Imperi. Il giovane Scott Herby trascina la sua vita in loschi affari per le vie di Belize City: un’esistenza schiacciata dal peso della vergogna ricaduta sulla sua famiglia. Ma la sua apatia è sconvolta dalla proposta dello scienziato Morris e dell’avvenente Astrid Arnberg: ripetere, nel bel mezzo di un uragano, il pericoloso esperimento scientifico che ha portato suo padre alla rovina. Il valoroso paladino Rollant ha giurato di servire Re Carlo e difendere l’onore e il popolo dei Franchi ma le sue terre e le sue genti sono minacciate da qualcosa di assolutamente non umano, mentre l’Impero sembra caduto nel torpore e nel disfacimento e il sovrano è succube del misterioso Esegeta. Vicende lontane nel tempo e nello spazio si congiungono mentre il Pozzo, inesorabile si espande. Scienziati e streghe, paladini e mercenari dovranno unirsi in una lotta cosmica contro l’Annientamento.

L'AUTORE:
Gianluca Turconi, nato nel 1972, già più volte finalista al Premio Alien per la narrativa fantascientifica e vincitore della XIII Edizione del Premio Lovecraft per la narrativa fantastica, ha effettuato studi linguistici e giuridici, e attualmente vive e lavora in provincia di Monza e Brianza. Da quasi un ventennio sostenitore del Software Libero, è stato uno dei fondatori del progetto di marketing internazionale, di documentazione e di localizzazione italiana della suite software Apache OpenOffice, nonché curatore del dizionario italiano utilizzato dai programmi software Google Chrome, Mozilla Firefox e Thunderbird. Nell’ambito della narrativa fantastica e sportiva ha pubblicato per case editrici e riviste specializzate nazionali e straniere (Delos Books, Axxon, Graphe, DiSalvo, A3), ha rivestito il ruolo di editor per il romanzo «Figlio della schiera» di Giampietro Stocco (Chinaski) e di selezionatore e coordinatore della traduzione per l’antologia di narrativa fantascientifica in lingua spagnola “Schegge di futuro”. Per la biografia completa cliccate qui. 
LA MIA RECENSIONE:
Il giovane Scott Herby, passa le sue giornate al bar trangugiando alcolici e vive grazie ai soldi che guadagna con i suoi affari non del tutto legali. Vorrebbe fuggire dalla vita di Belize City, Messico. 
Un giorno gli si presenta un'ottima occasione per guadagnare molti soldi: partecipare a un esperimento, a sua insaputa, dello scienziato Morris e la bella Astrid, la sua amante. L'esperimento avviene in mare sulla loro barca e nel bel mezzo di un uragano si ritrovano improvvisamente in un deserto. Dove sono finiti? Perché nel deserto ci sono strane creature? Perché le stelle cadono e scompaiono? Scott non sa di trovarsi nel Pozzo e non sa che intanto, in un mondo lontano e sconosciuto, il valoroso Rollant al servizio di Re Karlos si sta battendo per salvare la sua gente da strani mostri. L'apocalisse si sta avvicinando?

Gli dei del pozzo racconta il primo capitolo di una nuova serie science fantasy. Un mix di tecnologia avanzata e mai vista, creature mostruose e crudeli, horror, mistero e fantasy. Non avevo mai letto un libro così "strano", è la prima parola che mi viene in mente per definire tutto questo mix di elementi che lo rendono unico e originale. I primi capitoli del libro catturano subito il lettore grazie alla simpatia immediata che si prova per il protagonista Scott, giovane e con un sarcasmo invidiabile. Scott si lascia andare ai vizi e a una vita illegale dopo aver visto suo padre morto, suicidato per motivi a lui sconosciuti. Quando gli si presenta l'occasione di guadagnare molti soldi partecipando a un esperimento e l'occasione di scoprire che cosa aveva visto e vissuto suo padre di tanto sconvolgente, non esita a partire. Scott è coraggioso e forte, sa lottare e non esita un attimo a uccidere i nemici. Ma un uomo apparentemente così forte, nasconde un cuore delicato perdutamente innamorato di Astrid. Lei, che ho trovato quasi insopportabile, non si sbilancia inizialmente sui sentimenti che gli vengono confessati. Testarda, intelligente e furba, Astrid non mi ha assolutamente conquistato come invece ha fatto Scott. 
Rollant non mi è dispiaciuto e anzi in alcuni momenti ho sofferto con lui.
Lo stile, particolare come il libro stesso, l'ho trovato troppo lento in molti punti, rovinando così dei momenti di suspense. Troppe descrizioni e dialoghi che allungano i capitoli e fanno perdere il ritmo alla storia. Inoltre, inizialmente mi sono sentita un po' spaesata dal passaggio dei punti di vista. Non riuscivo ad ambientarmi. Re Karlos è davvero esistito? Si parlava di un viaggio nel tempo o mondi totalmente inventati? Ma soprattutto mi chiedevo: perché nel pozzo quando Scott incontra un mercante medievale non si fa queste domande?
Queste sono davvero le uniche pecche, secondo me, che ci sono nel libro. 
La novità per le mie letture che mi ha entusiasmata molto è la presenza della tecnologia. Paroloni tecnici mai sentiti, forse inventati - sono ignorante in materia-, che mi hanno fatto pensare a quei film tipo Matrix. Una scena del libro che mi è piaciuta tantissimo è il ritrovamento di una nave, senza dirvi particolari per non fare spoiler, nel deserto. La genialità di quest'idea mi ha colpita. Sono rimasta altrettanto colpita dalle scene crude, forse un po' troppo per la mia sensibilità, ma che mi hanno anche affascinata grazie all'alone di mistero che le accompagnava. Ho apprezzato anche le illustrazioni molto curate, sparse qua e là nei capitoli del libro.
Gli dei del pozzo è un libro particolare, un genere che non sono abituata a leggere, ma che comunque mi è piaciuto nonostante alcune pagine lente e un po' noiose.

Valutazione:


Cari lettori qualcuno di voi lo ha letto?
Che ne pensate?

Dreaming Fantasy

4 commenti:

  1. Non conoscevo questo libro ma la tua recensione mi ha incuriosito molto ^^

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  2. Ecco ecco!! Ce l'hai fatta a finirlo!
    Dai che alla fine non era così pessimo! L'altro giorno avevo capito non ti stesse piacendo tantissimo, invece avevo captato male evidentemente!

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    1. Noo Ile, dicevo che era lento! xD Però alla fine mi è piaciuto, lo consiglio!

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